Gocce di Silenzio #26 — La Lanterna nel Silenzio: La Guida Interiore nell’Autoindagine
Come gli insegnamenti di Ramana Maharshi ci aiutano a trovare luce e direzione anche nelle notti più oscure
C’è un momento, spesso nella quiete della notte, in cui la mente si placa e il cuore diventa più ricettivo. In questo spazio, la presenza di una luce interiore può fare la differenza tra perdersi nel buio delle abitudini e ritrovare la via verso casa. Ramana Maharshi ci insegna che questa lanterna non è fuori di noi: è la consapevolezza stessa, la capacità di essere testimoni lucidi e amorevoli di ogni esperienza.
Questa goccia di silenzio è un invito a scoprire e coltivare la guida interiore, la lanterna accesa che illumina il cammino dell’autoindagine anche nei momenti di incertezza o difficoltà. Seguendo Ramana, impariamo che la vera luce non è fatta di risposte, ma di presenza.
La notte interiore: accogliere l’incertezza
Nella vita spirituale, come in quella quotidiana, ci sono notti oscure: periodi di dubbio, smarrimento, dolore o semplice stanchezza. Ramana Maharshi insegnava che questi momenti non sono errori da evitare, ma passaggi preziosi, soglie da attraversare con coraggio. La notte è il tempo in cui la mente si indebolisce e la voce del cuore può emergere con più chiarezza.
Accogliere l’incertezza significa non fuggire dal buio, ma restare presenti, ascoltare, aspettare con fiducia che la lanterna interiore si accenda. La domanda “Chi sono io?” diventa allora la fiammella che rischiara la notte e ci ricorda che, anche quando tutto sembra perduto, il Sé rimane intatto e luminoso.
La lanterna della presenza: luce che non vacilla
Ramana Maharshi ci invita a riconoscere che la presenza è la vera guida: una luce che non vacilla, anche quando la mente è confusa o il cuore è ferito. Questa lanterna interiore non si accende con lo sforzo, ma con il lasciar andare: ogni volta che torniamo al respiro, che ascoltiamo il silenzio, che abitiamo la domanda “Chi sono io?”, la luce della consapevolezza si fa più intensa.
La presenza non elimina le difficoltà, ma le illumina di una chiarezza nuova. Anche la paura, il dubbio, la solitudine possono essere accolti come parte del viaggio, illuminati dalla lanterna del Sé che osserva tutto senza essere mai toccato.
Fidarsi della guida interiore: il coraggio di restare
A volte la tentazione è quella di cercare risposte fuori: nei libri, nei maestri, nelle opinioni altrui. Ramana Maharshi sottolineava invece l’importanza di fidarsi della propria guida interiore: la lanterna che illumina il cammino nasce dal cuore, non dall’esterno. La vera autoindagine è un ascolto profondo, una resa fiduciosa al silenzio che tutto abbraccia.
Quando il cammino si fa incerto, puoi fermarti, respirare, e chiederti: “Qual è la luce che mi guida in questo momento? Dove sento la presenza più viva?” Spesso la risposta non arriva come pensiero, ma come quiete, come chiarezza improvvisa, come senso di essere a casa anche nel mezzo della notte.
Esercizio pratico: meditazione della lanterna accesa
Ti propongo una pratica ispirata all’immagine di oggi e agli insegnamenti di Ramana Maharshi:
Trova un luogo tranquillo, siediti in silenzio e chiudi gli occhi.
Immagina di essere seduto nella notte, con una grande lanterna accesa accanto a te.
Porta l’attenzione al respiro, sentendo la luce che si irradia dal cuore.
Ogni pensiero, emozione o sensazione che emerge, osservalo alla luce della lanterna: non giudicare, non respingere, semplicemente illumina.
Chiediti con gentilezza: “Chi è che osserva questa luce? Chi sono io, oltre ogni esperienza?”
Resta qualche minuto in ascolto, lasciando che la presenza illumini ogni angolo della tua interiorità.
Quando senti di aver concluso, ringrazia te stesso per aver acceso la lanterna della consapevolezza.
Questa meditazione può essere praticata ogni volta che senti il bisogno di trovare chiarezza o direzione nella notte interiore.
Conclusione: la luce che non si spegne mai
Gli insegnamenti di Ramana Maharshi ci ricordano che la vera guida è sempre disponibile, se impariamo a fidarci della nostra lanterna interiore. Ogni notte, ogni difficoltà, ogni dubbio può diventare occasione per accendere la luce della presenza e lasciarci guidare dal Sé.
Coltiva la pratica dell’autoindagine con pazienza e fiducia. Non cercare risposte definitive: la trasformazione avviene nel silenzio, nella presenza, nella capacità di restare con il cuore aperto anche quando fuori è buio. Così, la tua vita diventerà sempre più luminosa, e la notte stessa si trasformerà in spazio di pace e risveglio.
Con presenza,
Marco
Io Sono, dunque penso